I dipendenti pubblici sono titolari di doveri e diritti che regolano la loro vita professionale. Dal momento che in uno dei precedenti articoli avevamo fatto luce sui loro diritti, è doveroso approfondire anche il tema legato ai loro doveri.
Doveri dei dipendenti pubblici: la legge
Nel settore del pubblico impiego si sono susseguiti tre codici di comportamento “generali”:
- il D.M. 31-3-1994, approvato all’indomani della privatizzazione.
- il D.M. 28-11-2000, che per primo definiva con puntualità gli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità della condotta del pubblico.
- Quello attualmente vigente è invece il provvedimento entrato in vigore il 19 giugno del 2013 in attuazione della legge anti-corruzione del 2012.
Questo codice si applica a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione ad esclusione di:
- personale militare
- Polizia di Stato
- Corpo di polizia penitenziaria
- componenti delle magistrature e dell’Avvocatura dello Stato
Questo regolamento prevede una serie di sanzioni disciplinari nei confronti dei soggetti che ne violino le disposizioni.
Le disposizioni del codice
I doveri dei dipendenti pubblici si dividono in due categorie principali. Quelli di stampo pubblicistico, riconducibili al dovere di fedeltà alla Repubblica, sancito dall’art. 51 Cost., ai principi di imparzialità e buon andamento, ex art. 97 Cost., e al carattere democratico della Repubblica (art. 1 Cost.), che impone di favorire rapporti di fiducia fra amministrazione e cittadino. Poi ci sono i doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà.
Tra i principali doveri ricordiamo:
- diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta
- Il dipendente non deve chiedere o accettare compensi, regali o altre utilità di valore superiore a 150 euro.
- dovere di comunicare la propria eventuale adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partiti politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento del proprio lavoro.
- comunicare contestualmente all'assunzione se nei tre anni precedenti ha avuto rapporti di lavoro con soggetti privati e se tali rapporti sussistano ancora o coinvolgano il coniuge, il convivente o i parenti e gli affini entro il secondo grado.
- obbligo di segnalare al proprio superiore eventuali situazioni di illecito nell’amministrazione di cui sia venuto a conoscenza.
- rendere tracciabili e trasparenti i processi decisionali adottati presentando appropriata documentazione.
- rispettare i limiti stabiliti dalla direzione nell’utilizzo di materiali, attrezzature e linee telematiche e telefoniche dell’ufficio.
I doveri dei Dirigenti
Anche i dirigenti, che possiamo considerare come una particolare categoria di dipendenti pubblici hanno una serie di diritti in capo a loro. Tra i principali riportiamo:
- devono comunicare all’amministrazione gli interessi finanziari che potrebbero porli in conflitto d’interesse con le funzioni che svolgono
- I dirigenti hanno l’obbligo di fornire informazioni sulla propria situazione patrimoniale
- hanno il dovere, nei limiti delle loro possibilità, di evitare che si diffondano notizie private e false sull’organizzazione, sull’attività e sugli altri dipendenti.
- devono attivare procedimenti disciplinari o, ove necessario, denunciare alle autorità giudiziarie attività illecite. I dirigenti, inoltre, hanno il dovere di tutelare i dipendenti che segnalano condizioni di irregolarità.
- I dirigenti devono difendere pubblicamente l’immagine della pubblica amministrazione.
Questi sono solo alcuni dei principali doveri dei dipendenti pubblici. Se vuoi cercare maggiori informazioni sul tema consulta il nostro blog aziendale.
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