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IL RAPPORTO EDUFIN 2022 SULL'EDUCAZIONE FINANZIARIA

Presentata la terza edizione del Rapporto Edufin relativa al livello di educazione finanziaria nel nostro Paese.

24 Febbraio 2023

3' di lettura

IL RAPPORTO EDUFIN 2022 SULL'EDUCAZIONE FINANZIARIA

L’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale è fondamentale per poter prendere decisioni quotidiane, come accendere un mutuo, chiedere un prestito, aderire ad uno strumento di risparmio, e per pianificare il proprio futuro previdenziale in modo consapevole.


Ottobre 2022 è stato il mese dell'educazione finanziaria. Centinaia di iniziative sono state organizzate su tutto il territorio nazionale da istituzioni pubbliche, associazioni, intermediari finanziari, società private con l'obiettivo di accrescere le conoscenze sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari.


Il tema dell'edizione 2022 è stato "Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro".


Durante l'evento conclusivo del mese è stato presentata la terza edizione del Rapporto Edufin che ha raccolto una serie di dati relativi al livello di educazione finanziaria nel nostro Paese.


Quello che è emerso da rapporto è che la percezione della conoscenza di concetti come tasso di interesse semplice e composto, diversificazione del rischio e relazione rischio-rendimento è scarsa. L’unico concetto più conosciuto è quello di inflazione (71,9% dichiara di conoscerlo e di sapere cos’è).


Anche la conoscenza effettiva di concetti come tasso d’interesse, inflazione e diversificazione del rischio è contenuta: solo il 44,3% ha risposto correttamente a tutte e tre le domande. Minor livello di conoscenza si registra tra i giovani (under 34), le donne (38,0%), i residenti nel sud e nelle isole (37,7%) e tra i soggetti con un basso titolo di studio (39,0%).


Oltre a questi danti quantitativi, que,l che emerge dal rapporto è che il 2022 è stato un anno difficile. Non ancora superata la crisi scatenata dalla pandemia, lo scoppio della guerra ha generato una nuova forte instabilità e un’impennata dei prezzi delle materie prime. Le famiglie italiane coinvolte nella ricerca hanno risentito molto dell’aumento del costo della vita ed hanno reagito soprattutto riducendo i consumi (54,5%) e acquistando prodotti meno costosi (33,6%).


La maggior parte degli intervistati ha dichiarato che non riuscirebbe a fronteggiare una spesa imprevista di 2mila euro e il 60% ha rivelato di avuto difficoltà ad arrivare a fine mese.


Anche l’ansia finanziaria è cresciuta nell’ultimo anno: se nel 2021 pensare alla propria situazione finanziaria creava preoccupazione al 30% degli intervistati, nel 2022 è il 34,4% del campione a provare ansia, con maggiore evidenza tra le famiglie a basso reddito (48,3%), le donne (44,7%) e i giovani (42%).


Fra i principali fattori di stress finanziario delle famiglie sono evidenti l’aumento dei prezzi di beni alimentari ed energetici, la paura di non avere risparmi sufficienti per affrontare le emergenze e le oscillazioni dei mercati finanziari. Inoltre, inflazione, guerra e oscillazioni dei mercati hanno condizionato le aspettative degli intervistati e le loro intenzioni di investimento. Emergono sia una minore disponibilità a investire, soprattutto nelle forme più rischiose, sia un grande disorientamento su quali decisioni concretamente assumere che si sostanzia nel mantenimento dello status quo. Anche l’importanza riconosciuta al tema della sostenibilità tarda a tradursi in scelte di investimento orientate ai prodotti finanziari sostenibili, ma sembra incidere molto in termini di incremento delle intenzioni di investimento future.


L’educazione finanziaria è indispensabile per costruire il futuro collettivo, non solo individuale – sottolinea la direttrice del Comitato Edufin, Annamaria Lusardi –  ed è collegata alla stabilità finanziaria del Paese. Per questo motivo non sono più sufficienti iniziative frammentate, ma è necessario prevedere programmi su vasta scala  per aumentare le conoscenze finanziarie, assicurative e previdenziali degli italiani, con offerte formative specifiche per le fasce di popolazione più vulnerabili, come i giovani e le donne. Ed occorre partire con l’educazione finanziaria il più presto possibile. Per questo siamo qui oggi al Museo Explora di Roma. Partiamo dai giovani, e facciamolo subito.

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