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COME INFLUSICE L'INFLAZIONE SULLA CESSIONE DEL QUINTO

Sapere come l’inflazione impatta sulla cessione del quinto è importante per chi sta richiedendo questo tipo di prestito.

09 Maggio 2025

4' di lettura

COME INFLUSICE L'INFLAZIONE SULLA CESSIONE DEL QUINTO

Il rapporto tra cessione del quinto e inflazione è sempre più centrale in un contesto economico caratterizzato da un costante aumento dei prezzi. Conoscere come l’inflazione impatta sulla cessione del quinto è fondamentale per lavoratori dipendenti e pensionati che stanno valutando questa forma di finanziamento o che ne hanno già uno in corso.


In questo articolo esploreremo nel dettaglio come l’inflazione influisce su elementi chiave come il tasso d’interesse reale, il potere d’acquisto, la sostenibilità della rata e la strategia di richiesta del prestito, fornendo una guida utile e tecnica per prendere decisioni finanziarie consapevoli.


Cos’è l’inflazione e perché incide sulla cessione del quinto


L’inflazione è l’aumento generalizzato e continuo dei prezzi di beni e servizi. Quando l’inflazione cresce, il valore reale del denaro diminuisce. Questo fenomeno ha effetti diretti e indiretti su qualsiasi forma di finanziamento, compresa la cessione del quinto.


Nel contesto della cessione del quinto inflazione significa rivalutazione costante degli equilibri finanziari: ciò che oggi sembra sostenibile potrebbe diventare più oneroso domani, e viceversa.




  1. Cessione del quinto e tasso di interesse reale: il ruolo dell’inflazione


Il tasso di interesse nominale della cessione del quinto è fisso e viene stabilito al momento della sottoscrizione. Tuttavia, il tasso reale – ossia il vero costo del denaro al netto dell’inflazione – può variare sensibilmente nel tempo.


Formula di riferimento:


Tasso reale ≈ Tasso nominale - Inflazione


Esempio:




  • Tasso nominale: 6%

  • Inflazione: 4%

  • Tasso reale: 2%


➡️ Risultato: se l’inflazione aumenta, il peso reale del debito diminuisce, e la cessione del quinto diventa meno costosa in termini reali.




  1. Inflazione e potere d’acquisto residuo


La rata della cessione del quinto è trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione, fino al 20% dell’importo netto mensile. In presenza di inflazione elevata, anche se la rata rimane fissa, il potere d’acquisto residuo si riduce.


Impatti concreti:




  • Aumenti dei prezzi di beni essenziali (energia, alimentari, trasporti)

  • Redditi non sempre adeguati all’inflazione

  • Pressione sul bilancio mensile post-rata


➡️ Risultato: cessione del quinto e inflazione possono entrare in conflitto, con la rata che incide di più sul tenore di vita.




  1. Cessione del quinto inflazione e tempistiche di richiesta


Chi sta valutando la sottoscrizione di una cessione del quinto dovrebbe monitorare attentamente l’andamento dell’inflazione. Le condizioni economiche e le scelte della BCE influenzano direttamente i tassi applicati.


Cosa considerare:




  • Le banche aumentano i tassi nominali per coprire il rischio inflazionistico.

  • Bloccare ora un tasso fisso può risultare vantaggioso se si prevede ulteriore inflazione.


➡️ Strategia: anticipare il finanziamento può garantire un costo più basso, anche se l’inflazione continua a salire.




  1. Inflazione e rivalutazione del TFR: un vantaggio per il dipendente


Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è spesso usato come garanzia nelle pratiche di cessione del quinto. È soggetto a rivalutazione annua, calcolata così:


1,5% fisso + 75% dell’inflazione ISTAT FOI (senza tabacchi)


Impatto:




  • TFR più alto = maggiore garanzia per la banca

  • Condizioni potenzialmente più vantaggiose per il richiedente


➡️ In ottica cessione del quinto inflazione, la crescita del TFR può essere un alleato nel migliorare la propria posizione creditizia.




  1. Valutazione del rischio e politiche degli istituti di credito


L’inflazione influisce anche sulla valutazione del rischio da parte delle banche. Un’inflazione elevata e instabile porta gli istituti a essere più cauti nel concedere credito.


Criteri valutati:




  • Stabilità del reddito (stipendio o pensione)

  • Tendenze inflazionistiche

  • Adeguatezza della rata al reddito residuo


➡️ Una fase di inflazione prolungata può portare a criteri di approvazione più stringenti e tassi maggiorati.


Conclusione


Il legame tra cessione del quinto e inflazione è complesso ma fondamentale da comprendere. Se da un lato l’inflazione riduce il costo reale di un finanziamento già in corso, dall’altro impatta negativamente sul potere d’acquisto e può rendere più onerosa la richiesta di nuovi prestiti.


In sintesi:




  • Chi ha già un prestito in corso può beneficiarne.

  • Chi intende richiederlo dovrebbe agire prima di eventuali ulteriori rialzi dei tassi.

  • È essenziale valutare con attenzione la sostenibilità della rata in uno scenario inflazionistico.


Articolo scritto da: Jacopo Artegiani Digital Growth Hacker & Marketing Specialist di Dynamica Retail SpA

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