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I LIMITI DI CEDIBILITA’ DELLO STIPENDIO

I limiti di cedibilità dello stipendio sono stabiliti dalla normativa italiana ed indicano la quota massima della retribuzione mensile che può essere impegnata durante il rimborso di un prestito contro cessione del quinto o delega di pagamento, anche in presenza di altri impegni mensili come ulteriori finanziamenti o pignoramenti.

04 Settembre 2018

4' di lettura

I LIMITI DI CEDIBILITA’ DELLO STIPENDIO
I limiti di cedibilità dello stipendio sono stabiliti dalla normativa italiana ed indicano la quota massima della retribuzione mensile che può essere impegnata durante il rimborso di un prestito contro cessione del quinto o delega di pagamento, anche in presenza di altri impegni mensili come ulteriori finanziamenti o pignoramenti. Andiamo quindi ad analizzare quali sono i limiti di cedibilità dello stipendio che la legge italiana impone ai dipendenti, sia pubblici che privati .

I limiti di cedibilità dello stipendio: la normativa


La cessione del quinto, come abbiamo avuto modo di vedere nei post precedenti, è un particolare tipo di prestito al consumo in cui l’ammortamento è effettuato tramite la ritenzione di quote dello stipendio  da parte del datore di lavoro,  che effettua  il relativo versamento agli istituti di credito o banche che hanno erogato il prestito.

Questo tipo di finanziamento è regolato dal Testo Unico inserito nel D.P.R.  5 gennaio 1950 n. 180 e successive modifiche. Il testo di legge disciplina tutti gli aspetti fondamentali di questa forma di prestito, tra i quali anche i limiti di cedibilità dello stipendio: il prestito contro cessione del quinto è rappresentato da un’unica trattenuta che non può impegnare una quota superiore al quinto dello stipendio.

Come si calcola però lo stipendio utile ai fini della sua cedibilità? Il nostro riferimento sarà lo stipendio netto, quindi, decurtato delle ritenute dovute per legge , così come previsto dal successivo Regolamento n.895 del 28 luglio 1950.

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I limiti di cedibilità dello stipendio: la delega di pagamento I dipendenti, siano essi pubblici o privati, hanno a loro disposizione anche un altro strumento per ottenere maggiore liquidità, la delega di pagamento. La delega può essere affiancata alla cessione e, a sua volta, non può impegnare più di un ulteriore quinto dello stipendio. Quindi, i dipendenti che vogliono ottenere un finanziamento più sostanzioso o richiedono maggiore liquidità potranno impegnare al massimo il 40% del loro stipendio, anche se talvolta è ammessa la possibilità di poter cedere anche fino al 50% dello stipendio netto, se vi sono delle serie e comprovate motivazioni da parte del lavoratore. Anche in caso di coesistenza di cessione e delega la normativa stabilisce dei limiti di cedibilità dello stipendio ben precisi.


I limiti di cedibilità dello stipendio in presenza di sequestri e pignoramenti


Fin qui tutto facile. Ma quali sono i limiti di cedibilità dello stipendio se questo è già gravato da altre ritenute come sequestri o pignoramenti?

Vediamo caso per caso:

  • Cessione del quinto e preesistenza di sequestri o pignoramenti: la quota cedibile deve essere determinata limitatamente alla differenza tra il 40% dello stipendio netto e la quota colpita da sequestri o pignoramenti, fermo restando il limite nel quinto.

  • Sequestri o pignoramenti intervenuti dopo che una cessione sia stata perfezionata: si può sequestrare o pignorare solamente la differenza fra la metà dello stipendio al netto delle ritenute e la quota ceduta.

  • Delega di pagamento e preesistenza di sequestri o pignoramenti: la delega di pagamento è consentita soltanto sulla differenza fra la metà dello stipendio al netto delle ritenute e le somme precedentemente vincolate.

  • Sequestri o pignoramenti intervenuti dopo che la delega sia stata perfezionata: i pignoramenti possono colpire solo l’eventuale differenza tra la metà dello stipendio netto e l’importo della delegazione o ritenuta.


Nel caso di coesistenza di cessione, delega, pignoramenti e/o sequestri non può essere impegnata una parte dello stipendio superiore al 50%, sempre al netto delle ritenute di legge. Ma cosa succede se, in presenza di cessione e delega sopraggiungono dei pignoramenti o sequestri che, sommati alle quote già impegnate superano la metà dello stipendio netto? In questo caso, essendo la cessione del quinto impignorabile  ed essendo i sequestri o pignoramenti disposti tramite atto giudiziario, potrebbe verificarsi un riduzione o sospensione della quota relativa alla delega di pagamento.

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