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RINNOVO CONTRATTO DIPENDENTI STATALI: LE ULTIME NOVITA'

Il rinnovo del contratto dei dipendenti statali prevede numerose novità, sia in ambito economico che organizzativo.

15 Novembre 2024

4' di lettura

RINNOVO CONTRATTO DIPENDENTI STATALI: LE ULTIME NOVITA'

Il rinnovo del contratto dei dipendenti statali (che riguarda esclusivamente gli enti centrali come i ministeri, escludendo gli enti locali come i comuni) è stato recentemente proposto. Il documento riguardante l'accordo preliminare è stato siglato dall’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e ha ottenuto la firma di Confsal-Unsa Cisl, Flp e Confintesa. Questa proposta di rinnovo prevede molte novità, sia dal punto di vista economico che organizzativo. Se anche tu sei un dipendente che appartiene a questa categoria e vuoi saperne di più non devi fare altro che proseguire nella lettura dell'articolo.


 

Aumento retributivo


Una delle principali e più attese novità della proposta di rinnovo del contratto dei dipendenti statali è l'aumento retributivo. L'incremento medio previsto è di 165 euro mensili per 13 mensilità, con differenze in base al livello di inquadramento. In dettaglio, gli operatori beneficeranno di un incremento medio di 121,40 euro lordi al mese, gli assistenti di 127,70 euro, i funzionari di 155,10 euro, mentre per le figure con alte professionalità l'incremento può arrivare a 193,90 euro.


 

La settimana corta


Una delle principali novità è l'introduzione, su base volontaria e in via sperimentale, della settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo invariati stipendio e orario settimanale di 36 ore. Ogni giornata lavorativa avrà una durata di nove ore, comprensive di pausa pranzo. Tuttavia, l'iniziativa non riguarda chi è in contatto diretto con il pubblico, come gli operatori di sportello, per garantire la continuità dei servizi.


 

Smart Working


Il rinnovo del contratto dei dipendenti statali introduce importanti cambiamenti anche riguardo allo Smart Working. Una delle principali novità è la possibilità di ridurre significativamente la presenza fisica in ufficio. In pratica, non sarà più obbligatorio trascorrere la maggior parte delle ore di lavoro in sede, e in alcuni casi il lavoro da remoto potrà superare il 50% del totale delle ore lavorate. Questa maggiore flessibilità è particolarmente destinata ai neo-assunti e a chi ha necessità specifiche, come i lavoratori che assistono familiari con disabilità o che sono genitori di bambini piccoli.


L’adesione al lavoro agile rimane comunque facoltativa e deve essere concordata tra le parti. Inoltre è prevista per tutti i lavoratori, sia a tempo pieno che part-time, con contratti sia a tempo indeterminato che determinato. Rimangono esclusi i lavori che richiedono turnazioni o l'uso di strumenti che non possono essere utilizzati da remoto.


L’erogazione dei buoni pasto verrà prevista anche nelle giornate in Smart Working.


 

Rinnovo contratto dipendenti statali e age management


Il concetto di "age management", introdotto nella proposta di rinnovo, mira a creare una serie di soluzioni pensate per accompagnare i lavoratori verso il pensionamento, mentre al contempo si facilita l'inserimento e la crescita professionale dei più giovani.


Tra le iniziative più rilevanti c'è l'incentivazione di modalità di lavoro più flessibili, come il telelavoro, il part-time e la gestione personalizzata degli orari. Un altro aspetto fondamentale riguarda il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze accumulate dai dipendenti più esperti, favorendo il trasferimento di conoscenze alle nuove leve. Questo avviene tramite attività di mentoring e sessioni formative che promuovono uno scambio continuo tra le diverse generazioni di lavoratori. Inoltre, per i dipendenti con più di 60 anni, è prevista l'assegnazione di due ore extra di permesso per visite mediche specialistiche, tenendo conto delle necessità di salute tipiche di questa fascia di età.


 

Il cambio di area lavorativa


Il rinnovo del contratto dei dipendenti statali prevede la possibilità di fare progressioni di carriera verso il livello superiore, anche in deroga al titolo di studio richiesto, ma tenendo in considerazione gli anni di esperienza accumulati nel ruolo inferiore.


Questa misura apre nuove opportunità di avanzamento per i dipendenti con un’esperienza consolidata, valorizzando il know-how acquisito sul campo senza limitarsi ai titoli formali. Ad esempio, per lo scatto ad un livello superiore si terrà conto dell'anzianità lavorativa e della qualità del lavoro svolto, senza ad esempio prendere in considerazione gli effettivi titoli di studio posseduti.


 

 

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